Mi chiamo Stefania Santi.
Sono un' Arteterapeuta, in formazione permanente, diplomata in Arte Terapia clinica, iscritta all' Associazione Art Therapy Italiana, svolgo l'attività di sostegno alla persona presso lo studio Spazi_lo17 e conduco atelier presso Istituzioni Pubbliche - Educative e Sanitarie - in base a progetti specifici. Collaboro con associazioni culturali e psicologi. L'esperienza ventennale dell'attività è stata preceduta da altre formazioni in discipline olistiche in ambito corporeo, emotivo e relazionale. La pratica personale della meditazione e la partecipazione ai seminari tematici e di studio delle filosofie orientali contribuiscono ad arricchire le competenze professionali ed umane.


Insieme costruiremo un percorso a partire dai tuoi bisogni, in un clima tranquillo e accogliente. Lo faremo con i tuoi tempi, nel rispetto dei vissuti del passato per vivere, con consapevolezza, il presente e progettare un futuro in armonia. La relazione terapeutica sarà la cornice dove osservare il tuo mondo interno, ricercare e riconoscere la tua autenticità.

L'arte e la creatività ci permettono di attivare un dialogo con noi stessi, di svelare parti inconsce di noi e di osservare (e quindi iniziare a trasformare) emozioni, paure, traumi.
COSA OFFRO
Sedute individuali su appuntamento della durata di 1h e 30.
Percorsi di gruppo di crescita personale, strutturati in base a progetti specifici elencati di seguito. Ogni incontro prevede una durata di 2 ore.
Progetti e percorsi di crescita di gruppo

Uno degli obiettivi dell’arteterapia è quello di creare uno spazio di  narrazione di sé attraverso le immagini create. Il “dare una formaai  contenuti interni, rappresentati da ricordi, vissuti, traumi, incontri, desideri, bisogni, aiuta ad osservarli come qualcosa fuori da sé.  L’indifferenziato mondo interno, perlopiù abitato da immagini inconsce, ha la possibilità di ri-trovare un ordine : dal caos, l’ordine.  Il processo creativo favorisce la consapevolezza del mondo interno che si è costituito durante la propria esistenza, a partire dai vissuti infantili, che hanno creato le mappe emotive e cognitive non sempre funzionali allo sviluppo della propria identità. Esplorare, osservare e lavorare con la materia rende possibile una tras- form- azione che avviene anche al di sotto della consapevolezza poiché agisce in modo non verbale , sul piano simbolico. Ciò che produciamo ha molteplici significati impliciti ed espliciti. Quelli impliciti sono rappresentati dalle procedure interiorizzate e da memorie pre-verbali, quelli espliciti riguardano le esperienze esistenziali che, venendo alla luce con un colore ed una forma, rappresentano la storia personale e favoriscono nuovi apprendimenti. Per concludere questa breve premessa, i percorsi proposti favoriscono una presa di coscienza della propria crescita personale e trasformazione.

A CHI MI RIVOLGO?
Bambini, adolescenti, adulti ed anziani nell'area della normalità e disabilità fisica e psichica.

Primo colloquio e prova gratuita. Percorsi individuali su appuntamento.

PROGETTO ADOLESCENTI DCA DI SOSTEGNO A CHI SOFFRE DI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

IN CORSO PER TUTTO IL 2023

Il progetto è ideato in collaborazione con la Dr.ssa Emanuela Spotti, psicoterapeuta. Prevede la partecipazione a sedute, a cadenza quindicinale, per un piccolo gruppo. Nell’ambito di un progetto di cura è molto importante intervenire in modo multidisciplinare quando ci si trova ad affrontare problematiche complesse come un disturbo del comportamento alimentare. Un percorso di cura con l’arteterapia può integrare il lavoro psicologico a mediazione verbale perché l’attività creativa valorizza il linguaggio del corpo che è il veicolo primario di ogni esperienza sensoriale ed emotiva. Il clima tranquillo che si vive in atelier, la possibilità di immaginare, “dare forma e colore” alle proprie emozioni, senza l’uso della parola, consente di spostarsi dal piano razionale e di controllo a quello intuitivo/simbolico e accedere allo spazio interiore in modo libero, spontaneo e giocoso. L’attività manuale oltre a generare uno stato di benessere globale, infatti, attiva processi di conoscenza, una maggiore libertà espressiva, ascolto interiore che aiutano ad aumentare il livello di autostima e di consapevolezza personali e autentiche capacità relazionali. Per chi soffre di un disturbo alimentare può essere utile stabilire un nuovo rapporto con il corpo, vissuto come una presenza “ingombrante” e conflittuale. La creatività favorisce l’allentamento delle tensioni interne.


PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE

DISEGNO IL CONFINE
“Tracciare il confine significa distinguere l’interno dall’esterno, l’identità dalla differenza” (M. Recalcati)
Ciclo di 10 incontri per gruppi di 4/6 donne

L’arteterapia è una disciplina che ha lo scopo di attivare un dialogo con sé stessi, favorire la libertà espressiva e le funzioni di osservazione e trasformazione di sé. Un percorso di crescita personale rivolto al mondo femminile che senta la necessità o voglia cogliere l’opportunità di intraprendere un’esperienza di esplorazione delle proprie immagini interiori. Individuare il proprio spazio psicofisico e simbolico è fondamentale per riconoscere la propria autenticità, in modo autonomo, che non viva di riflesso del mondo esterno. Soprattutto nella vita relazionale accade di non riuscire a mantenere la propria centratura e di dover modificare la propria natura per sentirsi amati. Dipendere dal giudizio altrui o accondiscendere alla volontà altrui, in modo passivo e acritico, sono solo due esempi molto comuni del vissuto femminile. Per riconoscere i propri bisogni e darsi la giusta priorità è importante assumersi la propria responsabilità di Essere e “disegnare il proprio confine” e ciò non per erigere muri difensivi ma per occupare il proprio spazio nel mondo e saper comunicare in modo chiaro la propria identità.


RADICI E IDENTITÁ
Ciclo di 10 incontri per gruppi di 4/6 persone

Ognuno é unico e come dice Hillman ognuno ospita il seme della pianta che è destinata/o a divenire. Abbiamo sicuramente fatto esperienza di come il percorso identitario sia costellato dalla difficoltà ad essere ciò che si É. Durante gli incontri con l'aiuto dei materiali artistici, dell'album di famiglia e la nostra creatività esploreremo il mondo delle radici familiari, alla scoperta delle nostra identità. Cosa si intende per identità? Cosa è che ci caratterizza come esseri umani? Oltre all’aspetto corporeo (identità fisica) c’è l’identità sociale (stato civile, posizione nella società, professione) e psicologica (personalità). Il percorso di individuazione é necessario per auto- definire chi siamo, che non sempre concorda con il modo in cui ci definisce il mondo circostante. Conoscere da dove veniamo è importante: le nostre origini, la storia familiare, i valori e tradizione che ci hanno tramandato perché ognuno lascia “traccia di Sé” e quindi il passato, la nostra memoria, le emozioni e i vissuti plasmano anche il nostro presente. Non sapere da dove veniamo alcune volte ci fa sentire un “vuoto”, una presenza a metà, una non completa appartenenza perché il passato e il presente sono intrecciati e senza l’uno alcune volte non è possibile evolvere. Come dice un detto dei nativi d'America " i nostri genitori possono farci due doni: le ali e le radici".


IN ORIGINE LA FERITA
Ciclo di 10 incontri per gruppi di 4/6 persone

Il linguaggio simbolico dell'arte sarà lo strumento per recuperare ricordi dolorosi, vissuti traumatici, esperienze infantili di vicinanza e lontananza affettiva. La comunicazione affettiva e la sintonizzazione nel dialogo amoroso primario, madre-bambino, determina la visione che ciascuno ha di sé e del mondo.
Ogni giorno della nostra vita è il frutto di ciò che portiamo con noi. Anche se eliminiamo dalla nostra coscienza gli eventi che si sono già verificati, rimangono tutti presenti nella persona che siamo oggi e in quella che saremo domani. Ecco perché è così importante guarire le ferite emotive del passato.
Si parla di cinque ferite emotive di Lise Bourbeau, nate dal rifiuto, dall’abbandono, dal tradimento e dall’aver subito un’ingiustizia o un’umiliazione. Le generiamo generalmente tra gli zero e i sette anni… e la loro sequenza temporale inizia con la ferita del rifiuto per poi seguire con quella dell’abbandono, dell’umiliazione, del tradimento  e per ultimo quella dell’ingiustizia…Le persone che hanno subito una o più di queste cinque ferite sviluppano delle maschere per non vederle e per non sentirle. Queste maschere impediscono di identificare le ferite emotive e di guarirle. Per riuscire a comprenderle e a risolverle è necessario andare in profondità, in un viaggio che può risultare doloroso ma che rappresenta l’unica via di guarigione.


RITRATTO E AUTORITRATTO
Ciclo di 10 incontri per gruppi di 4/6 persone

Faremo esperienza creativa di ricerca del ritratto e autoritratto con le modalità dell'arteterapia. Fin dall’antichità si è argomentato che il volto sia lo specchio dell’anima, l’impronta morfologica di un vissuto psichico. La ricerca della propria identità e la scoperta dell'alterità si realizzano nel reciproco rispecchiamento che mette in luce limiti e risorse. Il rapporto dialogico é la pre condizione dei nostri apprendimenti emotivi e cognitivi : come insegnano la psicologia, la filosofia, i percorsi esoterici e la scienza ogni essere è sempre in relazione. Martin Buber sintetizza: " non esiste l'Io senza il Tu".


ASCOLTA IL TUO CORPO
Ciclo di 10 incontri per gruppi di 4/6 persone

La libera espressione artistica sarà lo strumento per esplorare il mondo emotivo che si manifesta con un disagio fisico e con abitudini corporee e stili di vita non sempre corrette per il benessere  psicofisico. Il corpo - tempio sacro dei nostri apprendimenti e continue trasformazioni - sarà la via di esplorazione ed autocoscienza. Il sintomo non è altro che il portavoce di un'emozione specifica, non vista, non accolta, non espressa. Il sintomo é il simbolo da comprendere e trasformare.
Quando impariamo ad ascoltare il corpo, allora ascoltiamo anche l’emozione, allora integriamo quanto ci serve sapere “da dentro”.


Perché un’attività artistica si possa identificare come arteterapia tutto il processo creativo deve avvenire all’interno di uno spazio, un “setting” ben definito e protetto e in presenza di una figura professionale che sostiene il processo.

L’arte serve come modello del funzionamento dell’Io: diventa una zona franca in cui è possibile saggiare nuovi atteggiamenti e risposte emotive, anche prima che queste modificazioni abbiano luogo a livello della vita quotidiana.” (Edith Kramer)

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